AMNESYCI
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Giorgia e il suo amico pitone Charlie ...
Giorgia e Charlie partecipano al " Un Anno da Star "
, indetto dal concorso del sito
www.lisoladeitesori.it
Il premio consiste nella pubblicazione, nel
calendario edito da qst catena di prodotti per animali, della foto
postata, Giorgia e Charlie ci terrebbero molto, quindi votateli !!!!
Entra nel sito e cerca la mia foto con
Charlie, nella sezione rettili ...
VOTAMI
!!!
Il Pitone Reale
Il Pitone reale è diffuso in gran parte del
continente africano.
Alla nascita, i piccoli regius
misurano da 25 a 40 cm; la Lunghezza degli adulti e compresa normalmente
tra 90 e 130 cm. Sono rarissimi i casi di esemplari più lunghi di 150 cm.
Il tasso di crescita e, come sempre accade per i serpenti, fortemente
influenzato dal regime alimentare: se individui supernutriti possono
raggiungere La maturità sessuale, con una lunghezza intorno ai 90 cm., a
soli 18 mesi di età, ad esemplari sottoposti ad un regime alimentare più
parco potranno occorrere tre anni per raggiungere Le stesse dimensioni. La
1ongevita di questi serpenti e tra le massime conosciute: La durata media
della vita sembra essere compresa tra i 20 e i 30 anni, ma il record
appartiene ad un maschio, deceduto nel 1992 allo zoo di Filadelfia, dove
viveva da più di 47 anni. Sembra che questa sia La più “veneranda” età mai
documentata per un serpente.
Indole:
Il Pitone reale e tra i più timidi e mansueti rappresentanti della sua
famiglia: normalmente si Lascia maneggiare senza alcun problema. Esemplari
non abituati ad essere toccati possono manifestare il curioso
comportamento difensivo tipico di questa specie: se infastidito, 1′animale
protegge la testa, che e La parte più vulnerabile, nelle spire del corpo,
formando cosi un “gomitolo” apparentemente inestricabile che ha valso a
questi animali il nome comune di “pitoni palla”. In questa posizione
appallottolata 1′animale può essere toccato e spostato senza che tenti di
ribellarsi, ma non si dovrà mai tentare di forzare le spire per
scioglierlo. Sono piuttosto rari i casi di esemplari veramente mordaci
che, comunque, prima di colpire, avvertono sempre il disturbatore
soffiando rumorosamente. Anche questi esemplari, tuttavia, possono essere
“educati” con un quotidiano lavoro di manipolazione: estraendo il serpente
dal terrario (magari proteggendosi con un robusto paio di guanti) lo si
terra in mano finche non smette di agitarsi o di soffiare; quindi si
toglieranno i guanti (a questo punto ricevere un morso e altamente
improbabile) e si lascerà che l’ animale famigliarizzi con il contatto e
1′ odore delle mani per alcuni minuti, evitando movimenti bruschi. Già
dopo poche “sedute” 1′ animale avrà certamente perduto parte della sua
aggressività
Riproduzione:
Ottenere la riproduzione di P. regius non e facile come per altri
serpenti; se pero si vuole tentarla, le regole da seguire sono quelle che
già conosciamo: in genere viene consigliato di nutrire abbondantemente gli
animali nei mesi centrali dell’anno, quindi, a partire dall’inizio di
dicembre, abbassare la temperatura media diurna a 24′-26′ C. per un paio
di mesi o poco più, tenendo nel contempo separati i due sessi; quindi,
possibilmente subito dopo la muta della femmina, i serpenti vanno riuniti
per due o tre giorni, ripetendo poi più volte l’operazione (se si unisce
un maschio con più femmine, il periodo di permanenza insieme potrà durare
anche una settimana). Se queste manovre avranno avuto successo, circa
60-70 giorni dopo la fecondazione si avrà la deposizione delle uova;
queste, pesanti mediamente un’ottantina di grammi ciascuna, non sono mai
numerose: gli erpetologi T. & D. Barker riferiscono di covate variabili da
1 a 11 uova, con una media di 6,5 uova fertili per ogni femmina, valore
desunto dall’osservazione di 22 covate. La schiusa, con una temperatura di
incubazione di 32′ C, avviene dopo un tempo di 57 giorni.
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